Siamo spesso attratti dalla sostanza delle cose, pensiamo di rendere comprensibile il mondo come se fosse. Eppure nulla è, di per sé. Siamo eventi tra gli eventi. Tutto quello che accade porta con sé la molteplicità e la complessità degli eventi che lo determinano.
Anche la poesia è un accadere. Non è, accade. Nel momento in cui si manifesta è già accaduta, quando si trasporta nel tempo e nello spazio ri-accade in chi la interpreta. Posso scomporla in qualcosa di più semplice o pensarla nella rete di un contesto, per riuscire a conoscerla.
Dunque la poesia è un sistema complesso di eventi e cioè di relazioni. Per questo conserva in sé la magia del mondo e della vita attiva.
Organismo vivente. Che parla respira si muove interagisce.
@soniaciuffetelli
Vi lascio alcuni versi di Andrea Zanzotto:
Al di là
da Dietro il paesaggio, 1951
Al di là tu falci e componi
le gentil somiglianze dei fiori
al di là non è sazia
mai la tua fame di bambina
ed hai la mela e il ghiaccio vegetale,
là ti punge al polso la tua bussola
per indicarti la stella
ch’è il tuo vero gemello;
perché tu possa conoscere
colli piccoli come noci
per i tuoi denti giocosi,
soli come voli di vespe
e parole che suonano come monete;
e tu prepari al vento l’ora
delle più grandi altezze
delle più vivide seminagioni
delle tue visite che innamorano
È per te che la gioia dei paesi
liberamente va imitando
i tuoi semplici atti;
e per te questa terra non è
che un mite minuto satellite
che ben sa dove si dirige.