Raccontare una storia è come lasciare un tracciato di sassolini, piccoli segni che i lettori più attenti ripercorreranno a ritroso fino ad arrivare al punto. Ogni storia narrata conserva dei segreti o delle rivelazioni che ci mettono in relazione con noi stessi e con altri individui pensanti ed è questa silente condivisione di sensazioni e concetti che dà un senso di universalità alle opere.
Un velo sulla memoria è una storia che può apparire estrema, così spinta verso una catena di difficoltà che Laura, la protagonista del romanzo, si trova ad affrontare, eppure si costruisce su un senso realistico nitidamente definito da un lavoro sul linguaggio e sul ritmo che i miei lettori percepiscono con forza.
Una metafora sulla possibilità di riscattarsi e sull’impossibilità di liberarsi dal vissuto, anche quando si fa di tutto per dimenticarlo, per nasconderlo.
Buona lettura, vi aspetto sul blog per considerazioni, domande, scambi di opinioni.
Sonia Ciuffetelli