Il bookclub, o se preferite, il gruppo di lettura delle Muse Ritrovate nasce all’Aquila nel settembre 2017. Come non cedere alla tentazione di partecipare se la comune passione è quella della lettura e dei libri di narrativa? Il gruppo delle Muse Ritrovate ha accolto lettrici e lettori di ogni età; ci si incontra una volta ogni tre settimane e si parla dell’ultimo libro scelto insieme. C’è chi ama la narrativa breve e chi le novità editoriali, chi preferisce il romanzo a sfondo storico e chi il noir eppure un punto d’incontro si trova sempre, nella scelta del testo, non fosse altro per il desiderio di mettersi in gioco e di aprirsi allo stimolo di nuove letture e di un confronto che spesso apre le porte ad interpretazioni impensabili nel recinto chiuso della non sempre beata solitudine del lettore.
Il primo incontro lo abbiamo fatto in terrazza, al Pantasima, un locale del centro storico dell’Aquila, un posto perfetto per la degustazione di vini raffinati, sotto la brezza leggera di un tardo pomeriggio. Poi abbiamo scelto una sede che ci potesse ospitare, la Casa del Volontariato, il nostro punto d’incontro per tutto l’inverno.
Il prossimo appuntamento sarà in libreria, tra i cantieri della ricostruzione, in centro. Da Lilibet. Perché incontrarsi per noi non è soltanto un modo per parlare di libri e per conoscerci, sicuramente è prima di tutto questo, sì, ma non solo. Incontrarci tra le gru e i ponteggi, in una libreria che ha avuto il coraggio di nascere proprio lì, in quel punto, in questo momento di lavori in corso, è un simbolo che va colto, come poterlo ignorare. Perché sono passati nove anni dal sisma del 2009 e il rischio che corriamo è quello di abituarci all’isolamento che la situazione ha comportato. Vivere sparpagliati, senza aggregazione, per così lungo tempo potrebbe indurci alla solitudine e alla mancanza di confronto; non vorremmo ricostruire la città e poi ritrovarci a capire che sarà necessario ricostruire gli aquilani.
Facciamo in modo che sia un comune interesse culturale ad unirci e a renderci liberi, proviamoci. Che dite? Ce la facciamo?
Vi invito a partecipare. Vi invito ad esserci. Vi aspetto.
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