Il posto giusto

Il posto giusto

Questo blog vuole essere il posto giusto per chi crede che i libri possano aiutare a percepire la realtà in tutte le sue estensioni e vuole farlo attraverso storie di narrativa e poesia. Belle. Interessanti.
Quel posto perfetto per parlare e per accendere un confronto su letture e scrittori, su eventi culturali e manifestazioni; per conoscersi, in virtù di comuni passioni letterarie e sentirsi parte attiva di una collettività che condivide la curiosità, se non gli studi, per la letteratura contemporanea e non solo.
È un posto per lettori fervidi e per aspiranti tali, per presunti lettori e lettrici che abbiano voglia, dico voglia, desiderio, voluttà, di capire cosa c’è dietro una storia o dietro una poesia, di come questa si collega al mondo passato e a quello in cui vive e respira e quanto peso possa avere nel suo essere al mondo. Perché i libri di carta o no sono organismi viventi, pulsanti. Sono capsule di memoria e antidoti alla noia esistenziale o alla solitudine dell’uomo tecnologico. Sono quel che siamo stati capaci di raccontare e restituiscono sì, sempre, le atmosfere e le ambientazioni epocali, il senso del sociale, le politiche e le ideologie del tempo che rappresentano, tutto quello cioè che la storiografia non può descrivere. Dove non arriva la storia possono arrivare la narrativa, la poesia, il teatro, il cinema? Sì. Certamente.
È un posto aperto alle nuove pubblicazioni, agli autori viventi. E vi dirò di più. Apriremo dibattiti e conversazioni e, se volete saperne di più e desiderate incontrare gli autori da vicino, potremo organizzare incontri tra autori e pubblico nella città in cui vivo da un po’ di anni, L’Aquila. Una città ancora provata e sofferente e forse proprio per questo aperta alle manifestazioni culturali. Con Le Muse Ritrovate, associazione culturale che ho fondato nel 2016 e che dirigo, ho curato la prima edizione del festival Weekend d’autore del settembre 2017. Sono pronta per continuare.

È il posto, questo blog, per chi ama scrivere, soprattutto se non lo si fa occasionalmente o unicamente per proprio vanto. In un contesto, quello italiano, così sbilanciato, in cui la pesa di chi scrive supera decisamente quella di chi legge, non si può negare un posto d’autore, agli scrittori.
Mi auguro che questo blog nascente diventi il posto in cui incontrarsi con regolarità e l’occasione per creare una rete di lettrici-lettori, autori-autrici, studiose-studiosi, ben sapendo che nella nostra epoca chi scrive e chi legge, pur conservando la propria natura solitaria e riflessiva, ha bisogno di confrontarsi con individui della sua stessa specie e di stimolare la socialità e il gusto per la condivisione.