Credo che la letteratura non si scrive al di là della vita. La trovi impressa nelle strade che percorri, nel vino che bevi e nelle relazioni con la gente. La senti attraverso il corpo ed è pervasiva, parte e arriva ovunque, fino alla mente, fin dove sappiamo percepirci. Non la trovi al di là di te. Non arriva quando puoi o quando hai la libertà di fissarla su una pagina o nel libro che stai scrivendo. La vita è già letteratura, non la lasci indietro neanche per poco. Per questo il tempo non c’entra nulla con la letteratura. Il tempo della vita è il tempo della scrittura o solo del pensiero per la realizzazione dell’opera. Guardare e vivere dall’interno le cose come se fossero racconto o evocazione poetica questo fanno gli scrittori e le scrittrici. Quindi la vita stessa è un’opera d’arte anche prima di scriverla, se decidi di farlo.
Sonia Ciuffetelli
I MIEI LIBRI
BUCARE IL TEMPO
Le voci che si alternano in questo libro rappresentano le diverse
epoche della nostra vita ed evocano un modo di conoscere e interpretare il vissuto.
Il concetto di tempo sotteso non si basa sulla scansione di periodi
ma si riferisce a una rete di eventi interconnessi che fa della stessa
voce un personaggio diverso ma simile a quello delle origini.
I personaggi dietro le quinte, quelli che danno ritmo e musicalità
ai versi, sono capaci di ricordare gli eventi nei loro dettagli. A
lungo termine.
Si ritrovano qui, nell’entità fisica del libro. Dialogano tra loro, talvolta condividono il silenzio oppure confessano le loro illuminazioni, ciò che il tempo ha restituito tra quello che chiamiamo vissuto e il presente.
Voci che tornano dove sono già state. Interpretano alcuni dettagli
sfuggiti o ignorati, riconoscono.
La memoria che rappresentano è granulare, è fatta di tanti piccoli
elementi in sé compiuti, dotati di una materia brillante che riesce
a illuminare il ricordo e a rappresentare la realtà depurata dalle
superstizioni e dai pregiudizi.
La capacità di ricordare è opportunità di capire e conoscere se
stessi e le relazioni con gli altri. Ma per ricordare hanno bisogno
di ripercorrere, di riattraversare gli eventi a ritroso in un processo
conoscitivo che diventa un nuovo esperire in vista della costruzione della consapevolezza.
Il mondo conoscibile si ricompone grazie all’esperienza del presente correlata con quella del passato.
Sentono di percepire il tempo e di interconnettersi in una rete di
eventi, che si influenzano tra loro. Riscrivono la vita, dopo aver
decostruito le illusioni.
Vivono senza orologi, né calendari.
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LA COLONIZZAZIONE INVISIBILE
LA COLONIZZAZIONE INVISIBILE è un libro in versi e in prosa. Il tema è l'impatto che ha il Web
sulle persone, sulla democrazia, sulla privacy.
È un libro che parla di noi, di come ci stiamo adattando agli ambienti virtuali. Di come la Grande
Rete ha modificato il nostro modo di Essere. Di apprendere. Di fare. Lo fa attraverso le voci di un
utente che cerca di essere critico e consapevole dei pericoli a cui si espone e che riflette sui
concetti di sviluppo e progresso, in un percorso che mette al centro di ogni riflessione e di ogni
supposizione la volontà, da parte degli individui, di essere gli artefici del proprio destino.
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SCATTO SENZA POSA
Sei racconti, sei punti di vista sulla nostra società e sui vissuti emozionali dei personaggi: dall’adolescente che sta cercando di adattarsi a una società multietnica e in rapido cambiamento (Mi chiamavano Giubba) alla giovane madre compressa tra quotidianità e un amore lontano (Il posto perfetto), alla donna d’affari e al suo rapporto con l’idea di transito, di viaggio, di non luogo (Time out), ai disturbi alimentari di una madre-studentessa che perde il senso della realtà dietro le chat, inconsapevole di compensare in modo insano un ordinario conflitto interiore (Ordinaria nevrosi dell’anima). Troviamo anche due racconti ispirati alla cronaca: il superstite di un attacco terroristico, che racconterà una tragica esperienza vissuta e il successivo rientro in Italia (Accadde che) e una sopravvissuta al terremoto d’Abruzzo che narra i fatti immediatamente successivi alla notte del 6 aprile 2009 (Scatto senza posa). Rappresentazioni che esplorano la contemporaneità lasciando emergere grande spessore umano, sfumature, dettagli, luci e ombre diverse appartenenti a una stessa realtà.
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HOEPLI
SCATOLE PARLANTI
LA FARFALLA SUL PUBE
La crisalide sta per rompere il suo guscio di seta. Si trasformerà in farfalla in pochi istanti e sarà ancora vita e perpetuazione della specie. Trasmutazione. Resurrezione. La farfalla sul pube è il mio nuovo libro di poesie. Ho scritto questo libro per voi. Non sempre va così, lo sapete. Si può scrivere per vanità, per egotismo, per gli amici cari. Io questo libro l’ho scritto per voi tutti, perciò è un libro importante.
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LIBRO CO.
ARCIPELAGO ITACA
UN VELO SULLA MEMORIA
Un velo sulla memoria: è un romanzo ambientato in Italia. La protagonista, Laura, si sveglia nel suo appartamento a Roma e non ricorda quasi più nulla di sé. Da una prima sensazione di smarrimento passerà ad una ferrea volontà di riprendersi la propria identità. Possiamo vivere senza ricordare? Quante possibilità ci dà la mente per salvarci o dannarci per sempre?
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AUGH EDIZIONI
NON HO VERGOGNA A DIRLO
Non ho vergogna a dirlo: è un libro storico-biografico. È la prima pubblicazione in volume dedicata a vita e opere di Sabatino Ciuffini, poeta e sceneggiatore. Un lavoro di puntuale ricerca trasformato in percorso narrativo.
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PETALI DI VOCE
Petali di voce: è un libro di poesie che percorre le atmosfere del sisma che ha colpito L’Aquila. Da qui parte, dopo un preludio che accenna alla vita e alla condizione precedente e a poco a poco si snoda e si modifica prendendo la forma e l’intensità dei paesaggi che attraversa, delle emozioni che raccoglie, approdando verso una riflessione esistenziale.
LAMPI D'INGENUO
Lampi d’ingenuo: una raccolta di racconti ambientati in epoca contemporanea, un affresco che parla di solitudini e di incontri in cui i personaggi si muovono alla conoscenza di sé e del contesto sociale in cui vivono, amano, sognano. Lampi d’ingenuo ha vinto il primo premio nazionale Logos 2006 per la narrativa.
Questo è il testo (con poche varianti) di una conferenza tenuta da Elsa Morante durante il mese di febbraio 1965 nelle città di Torino (teatro Carignano), Milano (teatro Manzoni) e Roma (teatro Eliseo). Ho sentito dire che qualcuno, al sapere in anticipo l'argomento da me scelto, ha mostrato una certa perplessità: come se, da parte mia, questa fosse una scelta, diciamo, curiosa. Invece, a me sembra evidente che nessun argomento,...
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Quattro notti tra attese e parole, speranze e rivelazioni sotto un cielo di quelli che ci sono solo se si è giovani, gentile lettore. Il cielo era stellato, sfavillante, tanto che, dopo averlo contemplato, ci si chiedeva involontariamente se sotto un cielo così potessero vivere uomini irascibili e collerici. E dopo la narrazione, oltre il racconto, la poesia. Il lungofiume e l’acqua confusa tra nebbie e dubbi, i dialoghi tra...
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Parlare di tecnologia in funzione della capacità di entrare in relazione con l'altro è un tema caldo per questa nostra epoca caratterizzata da un singolare momento di trapasso e di crescita di concetti legati alla virtualità e alla ri-definizione dei legami tra persona e persona e persona-macchina. Viviamo un cambio di statuto delle tecnologie digitali: fino a qualche tempo fa l'utente riceveva informazioni che servivano per poter meglio agire. Quel...
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Hanno detto che si tratta di una rivoluzione annunciata, una cosa precipitata sul mondo e che viene da lontano, dal film che l’ha inventata, dal libro che l’ha predetta. Dal laboratorio che l’ha sganciata. E chissà che cos’è. Ogni casa è una cellula, produce energia e lavoro oppure conserva malattia e morte, terrori blindati, dipende. Ogni strada è un percorso diverso, io sono in zona rossa e so di...
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